Il giorno memorabile, 17 maggio 2011 della storia di Aidone, è arrivato e ha fatto registrare la massiccia partecipazione istituzionale del territorio e di altissime altre personalità. Praticamente, tutti i sindaci e presidenti dei consigli comunali e il presidente della provincia di Enna, i sindaci più prossimi della provincia di Catania, altre autorità civili e militari, numerosi parlamentari europei, nazionali e regionali, il vescovo della Diocesi di Piazza Armerina monsignor Michele Pennisi, il Magnifico Rettore dell’ Università Kore di Enna, SalvoAndò, il Prefetto Giuliana Perrotta, il Console generale degli USA a Napoli Donald Moore, nonché lo stato maggiore della Regione guidato dal Presidente Raffaele Lombardo, affiancato dall’ assessore Sebastiano Missineo, il professore Louis Godart, in rappresentanza del Capo dello Stato, e il Ministro dei Beni Culturali Giancarlo Galan. Inoltre la partecipazione della Banda del Corpo Forestale Regionale e della Banda musicale locale “Vincenzo Bellini”.
Tutto si è svolto sotto il presidio di vigilanza discreta di centinaia di appartenenti alle forze dell’ordine, tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale, coordinate dal Questore Salvatore Patanè, e appartenenti alle Associazioni di volontariato, queste ultime rappresentano una risorsa organizzativa umana, di cui non è più possibile fare a meno in occasione di simili eventi. Il chiaro segno che è stata avvertita da tutti l’ importanza dell’evento, in funzione di una prospettiva coinvolgente, un vasto distretto turistico che, si auspica, porterà linfa vitale economico-lavorativa alle comunità dei luoghi interessati.
Si è verificata, “un’abbuffata mediatica”, culminata in un’affollata conferenza stampa nei giardini del Museo Archeologico, dopo il tradizionale taglio inaugurale del nastro tricolore da parte del Ministro Galan.
I principali protagonisti, ossia il Ministro Galan, il Presidente Lombardo e il Senatore Rutelli, anche con qualche passaggio dialettico tra loro, hanno risposto alle domande e cercato di fugare i dubbi dei giornalisti sul problema delle infrastrutture e delle risorse occorrenti. Sulla “messa a reddito” del patrimonio culturale ha, certo, suscitato sorpresa l’ idea del Ministro Galan di non escludere la possibilità di una “Venere girovaga”, presso importanti strutture museali, compresi i musei del Quirinale.
“Un’ idea sbagliata, da archiviare sul nascere, per molte ragioni”
commenta il sindaco di Aidone, Filippo Gangi
La Venere di Morgantina è adesso nel suo luogo d’origine che ne documenta il contesto insostituibile, senza cui essa è come orfana, ed è qui che può ottenere la massima valorizzazione; serve a promuovere e vendere non una preziosità archeologica ma un territorio intero, con una recente e formidabile vocazione turistica; il connubio con la vicina Villa del Casale, patrimonio Unesco, per la fruizione congiunta, determinando un polo attrattivo greco-romano unico, consentirà una sinergia turistica importantissima; la preziosa ma delicata statua di culto non si può spostare a piacimento, pena stress e danni fisici irreparabili per l’ integrità del reperto, come non si stanca di far osservare il professore Malcolm Bell, dell’ Università della Virginia, tant’ è che il Presidente della Repubblica aveva rinunciato alla prevista sosta al Quirinale al momento dell’arrivo in Italia della statua, prefiggendosi di venire ad ammirarla ad Aidone, circostanza, quest’ultima, confermata dal suo consigliere per la conservazione del patrimonio artistico, professore Louis Godart.
“Un territorio non può essere scippato due volte. La seconda paventata, addirittura da parte dello Stato, sarebbe più odiosa della prima, da parte dei tombaroli e commercianti senza scrupoli. I beni archeologici in Sicilia costituiscono patrimonio indisponibile della Regione Siciliana ai sensi dell’art. 33 dello Statuto dell’Autonomia.”
commenta il Sindaco Filippo Gangi